Bologna si interroga sul commissario venuto da Genova.
Scoprendo che ci sono molti legami tra la città
di mare e quella di terra, come cantava Conte...
di mare e quella di terra, come cantava Conte...
Con quella faccia un po’ così
quell’espressione un po’ così
che ha il commissario che arrivò da Genova
come ogni volta ci chiediamo
se l’estraneo che aspettiamo
non ci fotte e non viviamo più.
Così smarriti siamo un po’
come la donna che è già qui
e come noi è in fondo un po’ selvatica
ma che paura che ci fa
dentro gli armadi frugherà
quel commissario non sta fermo mai.
Genova per noi
ci abbiam spedito Cofferati
e quelli ci ricambiano il favore
col questore, siam fregati!
Genova, dicevo, è un’idea come un’altra
mmmhh mmmhh mmmhh mmmhh mmmhh….
Ma quella faccia un po’ così
quell’espressione un po’ così
che abbiamo noi che stiamo qui a Bologna
e questa volta non crediamo
a votare non torniamo
un po’ delusi ci sentiamo noi.
Delbono! sindaco breve, che follia
foschia, Cinzia, bancomat, tresche, nausea, De Maria…
E intanto, nascosti dietro ai graffiti
tramano funzionari e partiti
fateci votare un sindaco per bene
Genova, allevia tu le nostre pene!
In questa immobile campagna
con la pioggia che ci bagna
persino Prodi è quasi quasi un sogno
Galletti è un lampo giallo al parabrise…
Ma quella faccia un po’ così
quell’espressione un po’ così
che abbiamo noi e che ha la Cancellieri….
Mmmhh mmmhh mmmhh mmmhh mmmhh….