domenica 24 giugno 2012

Almeno tu nell'universo

A sorpresa i sostenitori di Matteo Renzi per le primarie
del Pd crescono anche a Bologna. Riuscirà oppure no
"almeno lui nell'universo", come cantava Mia Martini?
 
Sai Bologna è strana
Prima ti odia e poi ti ama
Lei cambia idea improvvisamente
Prima era con Bersani
E Vasco Errani
Era un’ovvietà come niente…
Sai Bologna è matta
O forse è troppo insoddisfatta
Lei cerca ancora le risposte
Ma politicamente, pazientemente
Vuole un nome, non un clone…

Tu, tu che sei diverso
Almeno tu nell’universo
Salva il Pd! Dimmi sì
Che ce la farai davvero
Tu che eri un boy scout sincero
Io scommetto sul lupetto!
Tu, tu che sei diverso
Fuori Firenze tu sei perso
Non cambierai ‘sto partito
Sento che è ormai finito
Così dopo Monti arriva
La deriva la deriva…

Sai la gente è stanca
Questa politica ci sfianca
E poi succede che la mente
Si perde in congetture, in paure
Inutilmente e poi per niente…

Tu, tu che sei diverso
Almeno tu nell’universo
Salva il Pd! Dimmi sì
Che ce la farai davvero
Tu che eri un boy scout sincero
Io scommetto sul lupetto!
Tu, tu che sei diverso
Fuori Firenze tu sei perso
Non cambierai ‘sto partito
Sento che è ormai finito
Così dopo Monti arriva
La deriva la deriva…

domenica 17 giugno 2012

Il testamento

Una signora lascia la sua casa in eredità al comune di Bologna. 
Che ha bisogno di donazioni. Ma come cantava De Andrè, 
non tutti i testamenti sono graditi!

Quando la morte mi chiamerà
Forse qualcuno protesterà
Dopo aver letto nel testamento
Quel che gli lascio in eredità
Non maleditemi non serve a niente
Tanto all’inferno ci sarò già!

Lascio a Virginio che sta in Comune
L’unica casa che io possiedo
Però lo avviso che è caro il pattume
L’Imu fa male non so se mi spiego…
Sempre finora io li ho pagati
Se siete eredi siete fregati
Sempre finora io li ho pagati
Se siete eredi siete fregati!

Ai funzionari della Regione
Che vanno in giro a nostre spese
Lascio le tegole di un capannone
Torri in macerie e pure le chiese
Questi son giorni davvero brutti
Per sopravvivere paghiamo tutti
Questi son giorni davvero brutti
Per sopravvivere paghiamo tutti!

Sorella morte lasciami il tempo
Di terminare il mio testamento
Lasciami il tempo di salutare
Di riverire di ringraziare
Questa Bologna terremotata
Che ancora strappa una risata!

Dulcis in fundo a Mario Monti
Lascio con gioia il mio 730
Imparerà forse a fare due conti
Così vediamo che cosa si inventa
Io gli ricambio la cortesia
Non può tassarmi se vado via
Io gli ricambio la cortesia
Non può tassarmi se vado via!

domenica 10 giugno 2012

Signor Presidente

 Il Presidente Napolitano arriva nell'Emilia terremotata.
E le parole da dirgli sono tante. Come declamava
  Giorgio Faletti nella sua canzone...

Forse possiamo cambiarla
Ma è l'unica che c'è
Questa terra di abbracci
E sorrisi e di mezze parole
Forse un bel po’ di anni
Ci metteremo a ripartire
Ma noi sappiamo che resteremo
Resteremo senza tremare
Tutti aggrappati ad un filo
Perché è qui che vogliamo stare…

Caro il mio Presidente
Le nostre case sono crollate
E anche le fabbriche
Sembrano carte
Queste macerie son martellate
Alla fiducia che abbiamo avuto
Per questa terra per il lavoro
Per chi da sempre ci rappresenta
Ma mica noi siamo come loro
Mica piangiamo aspettando aiuto
Qui noi sappiamo cos’è il decoro!

Caro il mio Presidente
Lo so che parlo col Quirinale
Ma quanto tempo dovrà passare
Per ascoltarci e non farci male
Il terremoto non ci ha fermati
Che di coraggio ne abbiamo tanto
Ma qui diventa sempre più dura
Quando ci tocca fare i conti
Con il coraggio della paura
E con le tasse di Mario Monti
Mi scusi tanto se pare poco
Già sopravvivere in questo gioco!
E c'è una cosa qui nella gola
Una che proprio non mi va giù
E farla scendere è una parola
Se chi governa non crede più
Al mio futuro da cui dipende
Pure il futuro del mio Paese
Per cui se pensa che c'ho vent'anni
Sono sicuro non mi dà torto
Se riesce a mettersi nei miei panni
Io che son vivo e non sono morto…

Caro il mio Presidente!

domenica 3 giugno 2012

La cura

Come cantare nei giorni del terremoto in Emilia?
Ma se la voce è quella di Franco Battiato forse
si possono tessere parole come trame di un canto...

Ti proteggerò
Dalle paure delle ipocondrie
Dai turbamenti che da oggi
Incontrerai per la tua via
E dall’angoscia
Che divora questo tempo
La profonda incertezza
Che normalmente proverai
Ti solleverò dai dolori
E dai tuoi sbalzi d’umore
Dalle ossessioni delle tue fobie
Supererò gli squilibri gravitazionali
Lo spazio e la luce
Per non farti invecchiare
E guarirai da tutte le malattie
Perché sei un essere speciale
Ed io avrò cura di te…

Vagavo per le strade d’Emilia
Questa terra è la nostra lo sai
Non ci sono fiori per noi
Più veloci di aquile i miei sogni
Attraversano il sisma…

Ti porterò
Soprattutto il silenzio e la pazienza
Percorreremo insieme le vie
Che portano all’essenza
Mirandola S. Felice
Finale Cavezzo e Crevalcore
Questi nomi per noi
Non son macerie sono cuore
Tesserò capannoni e chiese
Come trame di un canto
Conosco le leggi del mondo
E te ne farò dono
Supererò gli squilibri gravitazionali
Lo spazio e la luce
Per non farti invecchiare
Ti salverò
Da ogni malinconia
Perché sei un essere speciale
Ed io avrò cura di te
Io sì che avrò cura di te…