domenica 28 marzo 2010

Ma il cielo è sempre più blu

L'elenco di Rino Gaetano diventa il catalogo
dei personaggi nel teatrino della politica bolognese
tra vecchi e nuovi comici...

Chi fa il commissario, chi fa la D’Addario
Chi paga la Cinzia, chi cerca una squinzia
Chi scrive promesse, chi disfa e chi tesse
Chi rimpiange il Guazza, chi perde il potere
Chi perde la calma, chi beve un bicchiere
Chi il bancomat presta, chi è fuori di testa
Chi aspetta la metro, chi si tira indietro
Chi vuole scappare, chi è meglio cantare…
Na na na na na na na na na na na na

Bologna è sempre più giù!
Ma il cielo è sempre più blu!

Chi canta a Sanremo, chi si sente scemo
Chi è donna-tangente, chi non spera in niente
Chi sogna la gloria, chi ha scarsa memoria
Chi sperava in meglio, chi dormo o son sveglio?
Chi vuole Galletti, chi vuol Cevenini
Chi vorrebbe Sita, chi sogna Casini
Chi chiama Bersani, chi crede al domani
Chi invoca Romano per darci una mano…
Na na na na na na na na na na na na

Bologna è sempre più giù!
Ma il cielo è sempre più blu!

C’è la Cancellieri, farà pulizia
Ma forse ci crede soltanto mia zia.
Se anche un Savoia riesce a cantare
Con la commissaria possiamo trattare.
Chi ancora si arrabbia, chi odia il mugugno
Chi ancora ci spera che votiamo in giugno…
Na na na na na na na na na na na na

Bologna è sempre più giù!
Ma il cielo è sempre più blu!

domenica 21 marzo 2010

L'avvelenata

Un grande classico del repertorio gucciniano
si trasforma nello sfogo dell'elettore bolognese
che ha votato per Delbono e ora si trova un commissario... 

Ma s’io avessi previsto tutto questo
dati causa e pretesto, le attuali conclusioni
credete starei qui a piagnucolare
lasciandomi fregare, non siam mica coglioni!
Va bèh, lo ammetto che mi son sbagliato
e accetto il “crucifige” e così sia
Adesso vorrei solo andare via
rimpiango soprattutto il nome che ho votato.

Mio padre in fondo non si è mai pentito
a dire che il partito è davvero importante.
Mia madre non aveva poi sbagliato
a dir che un candidato conta più di un votante.
Giovane e ingenuo io ho perso la testa
sia stato facebook o il mio amico barista.
Adesso mi ritrovo un commissario
manco fossi un falsario oppure un camorrista.

Secondo voi ma a me cosa mi frega
di assumermi la bega di tornare a votare.
Godo molto di più a far spese folli
a correre sui colli o al limite a chattare.
Ma nonostante tutto sono pronto
dimentico che ne ho le tasche piene
questa è la mia città, ci vivo bene
ci sono dei problemi, risolviamoli insieme.

Voi politici di destra e di sinistra
che vi mettete in lista e ancora ci illudete
di fare queste scelte per Bologna
mica abbiamo la rogna, infine decidete!
Questa città si merita di meglio
che un commissario, su facciamo presto
torniamo tutti subito a votare
senza più litigare e a culo tutto il resto!

domenica 14 marzo 2010

La città dei cachi

Nella città commissariata regna la confusione.
Tra candidati improbabili e attese deluse
non resta che cantare con Elio e le Storie Tese...

Primarie sì primarie no
Che cosa mi aspetto?
Delbono lo rimpiangerò
Ho questo sospetto.
Se io voto Campagnoli
Ma tu Sita vuoi
Cevenini viene fuori
Sono tutti amici suoi!

Mazzuca sì Mazzuca no
Del Carlino il resto
E’ candidato? Non lo so
Che pasticcio è questo!
Prima vuole la Regione
E Galletti correrà
Ma è una finta, dannazione!
L’elettore canterà:

Ti voto sì, ti voto no
Bologna allibita
Sinistra màh
La destra bòh
La festa è finita!

Tutti che voglion Bologna
Ma amministrarla è una rogna
Dateci almeno un Colomba
Per la città rossoblù!

Bologna sì Bologna no
C’è Prodi in panchina
Quando votiamo non lo so
Facciamo melina!
Il mio voto ti darò
Ma tuo amico non sarò
Ora arriva il commissario
Che governi almeno un po’!

Tutti che voglion Bologna
Ma amministrarla è una rogna
Che scenda in pista Di Vaio
Non ne possiamo già più!

domenica 7 marzo 2010

Io vorrei non vorrei ma se vuoi

Bologna commissariata voterà per le regionali.
Ma non per scegliere il nuovo sindaco. E la tentazione 
di andare al mare invece che al seggio, per dirla con Battisti... 

Me ne andrei verso il mare anche da sola
L’elezione come sai non consola.
Quando lui si dimise, per esempio
Io pensai di astenermi, troppo scempio!
C’è Delbono mi dicevo, ora lui non c’è più
Sono triste e un po’ giù
Ma se a candidarti ci sei tu
Ora noi siamo già più vicini
Io vorrei non vorrei ma se vuoi…

Come può uno spoglio arginare il mare
Anche se non voglio torno già a votare
Ma non ho pensato chi è il mio candidato.
Vasco è il governante, ma vorrei il cantante
Se Galletti è bello, con Favia c’è Grillo
La Bernini è donna
Per chi voto insomma?

Che farò quando poi resto sola
Lì nel seggio tu lo sai non si vola.
Forse anch’io voterei scheda bianca
Ma astenersi (e lavorare) infine stanca.
Commissario Cancellieri i miei giorni con lei
Io li rimpiangerò
Ho paura a dirle: grazie a lei voterò.
Oramai fra di noi solo un passo
Io vorrei non vorrei ma se vuoi…

Come può uno spoglio arginare il mare
Anche se non voglio torno già a votare
Ma non ho pensato chi è il mio candidato.
Vasco è il governante, ma vorrei il cantante
Se Galletti è bello, con Favia c’è Grillo
La Bernini è donna
Per chi voto insomma?